Ad oggi le performance delle nostre campagne sicuramente non ci sorridono molto, è appurato che moltissimi advertiser stanno vivendo fluttuazioni incredibili.
Risultati che oggi ci soddisfano e il giorno dopo invece down totale in modo inaspettato e ingiustificato.
Ma perché?
Come mai non c’è costanza nelle performance?
Tralasciamo un secondo il periodo attuale e concentriamoci sul concetto di “stabilità delle campagne”, facendo prima un ragionamento inverso.
Quando una campagna è stabile?
Una campagna è stabile quando ci porta performance costanti senza fluttuazioni destabilizzanti dei risultati.
Cosa fa sì che sia stabile?
Una campagna diventa stabile quando Facebook riceve dati e segnali di quantità e qualità, insomma, più dati riceve e più sarà in grado di ottimizzare le tue campagne
Cosa può portare a un’instabilità delle campagne?
Ciò che porta a delle campagne instabili è la quantità, e/o qualità, di dati che non è soddisfacente per Facebook.
O meglio, i segnali che stai assimilando non sono sufficienti per Facebook per riuscire a imparare dai tuoi dati e darti risultati migliori.
ESEMPIO:
Se spendi poco hai pochi dati, non a caso più budget si ha e più è semplice fare Facebook Ads.
Questo perché con più budget compri più spazi, più impressions, più segnali e dati.
Questo si traduce in maggiori opportunità per Facebook di imparare a darti risultati migliori, cosa che non accade se si spendono 30€ al giorno.
ESEMPIO 2:
Se hai un problema nel funnel e molte persone non aggiungono al carrello perché la tua pagina prodotto non è ben impostata, allora Facebook faticherà a ricevere abbastanza ATC per poter riuscire a ottimizzare la tua campagna.
Questo perché otterrà pochi dati e di scarsa qualità.
Questo si traduce sempre in un’impossibilità per Facebook di imparare dai tuoi dati e di aiutarti a ottimizzare le performance.
ESEMPIO 3:
Se non lasci i posizionamenti automatici limiti Facebook a trovare il tuo target in meno posizionamenti, non lasciandogli questa libertà impedisci a esso di avere più dati e ritorniamo sempre allo stesso discorso.
Potrei infatti fare altri mille esempi, tuttavia voglio che impari il ragionamento dietro a questi:
Meno click ottieni, meno dati ottieni, meno segnali ottieni e meno ottimizzazioni avrai.
Tant’è vero che esiste la Learning Phase nelle campagne conversione.
Una fase in cui Facebook sta ancora apprendendo come potrebbe darti risultati costanti e migliori, una fase in cui si vivono forti fluttuazioni.
Si esce da questa fase raggiungendo i 50 eventi di conversione a settimana dell’evento appunto scelto.
Quando esci dalla Learning Phase avrai performance più costanti.
Attenzione a dare troppo peso alla teoria però, molte volte si hanno risultati costanti e soddisfacenti anche solo con 30 conversioni a settimana, pur essendo ancora nella Learning Phase.
L’ottimizzazione massima [uscire dalla Learning Phase] ricorda che è utile ma non necessaria.
Detto ciò, rispondendo alla fatidica domanda iniziale:
“Perché sto vivendo delle performance instabili ultimamente?”
La risposta è semplice: IOS 14
IOS 14 significa meno tracciamenti
Meno tracciamenti significano meno dati e segnali per Facebook
Meno dati e segnali per Facebook si traducono in minori possibilità di apprendere dalle tue campagne e ottimizzare i tuoi risultati.
L’algoritmo è un po’ in confusione e sta facendo fatica a imparare con i pochi dati che ha e avrà sempre meno.
Personalmente sono certo che la potenza di Facebook troverà una soluzione in questi mesi, ottenendo i dati da Server anziché dai Cookie che spariranno palesemente (visto anche i passi di Google in tal senso), dunque non ha senso dire che Facebook è morto quando è ancora una macchina incredibile.
Bisogna capire qual è il problema innanzitutto, e con questo articolo spero tu l’abbia capito, e successivamente cambiare approccio con Facebook Ads poiché l’algoritmo è cambiato profondamente in questo anno e lo farà ancora di più in futuro.
Chi sopravvive è chi si aggiorna e resta al passo con i nuovi cambiamenti, chi resta ancorato a un modo di fare obsoleto, morirà, professionalmente parlando.
Se l’articolo ti è stato utile faccelo sapere
A presto.